PESCARA – Alessandro Neri, che tutti chiamavano Nerino, il 29enne di Spoltore scomparso da casa la sera di lunedì scorso, è stato ucciso. Il suo corpo, con un colpo d’arma da fuoco nel torace, è stato trovato nei pressi del cimitero di San Silvestro, a Pescara, nel Fosso Vallelunga, nel tardo pomeriggio di oggi, dalla parte opposta della città dove due giorni fa era stata ritrovata la sua macchina, una Fiat 500 cabrio di colore rosso. Secondo il medico legale è onequivocabil che si tratti di un delitto: la posizione del corpo è incompatibile con un sucidio. Il corpo è stato ritrovato dai cani molecolari dopo che il segnale del telefono cellulare del giovane è stato individuato nell’area di Fosso Vallelunga, alla periferia di Pescara. Le operazioni di recupero del cadavere si sono rivelate molto complicate. Sul posto sono arrivati nel frattempo molti amici del giovane.
La madre su Facebook. "Ale non c’è più". Così su Facebook, la mamma di Alessandro. Proprio sui social la madre aveva lanciato numerosi appelli, generando un tam tam tra amici, conoscenti e utenti della rete. Poi, nel pomeriggio, il tragico epilogo, annunciato in un post; tanti i commenti di cordoglio e di vicinanza da parte degli utenti. Della scomparsa del giovane si era occupata anche la trasmissione televisiva "Chi l’ha visto?".
Le indagini. Dovrebbe essere eseguita domani l’autopsia. L’esame sarà eseguito dal medico legale Cristian D’Ovidio, che oggi si è occupato dell’ispezione cadaverica sul posto, dopo il recupero del corpo da parte dei Vigili del Fuoco. Intanto i Carabinieri non escludono nessuna pista. Gli inquirenti sono al lavoro per appurare il contesto in cui è maturato l’omicidio. Accertamenti sono in corso per capire se il giovane è stato ucciso nel luogo del ritrovamento o se il corpo è stato posizionato lì successivamente. Si lavora anche per chiarire la vicenda dell’automobile del giovane, la Fiat 500 trovata ieri mattina nel centro di Pescara. C’è da capire da chi e quando il veicolo è stato parcheggiato lì: in tal senso, trattandosi del centro cittadino, potrebbero essere utili ai militari dell’Arma le immagini delle numerose videocamere di sorveglianza presenti in zona. Delle indagini si occupano i Carabinieri della Compagnia di Pescara, agli ordini del capitano Antonio Di Mauro. Amici e conoscenti ricordano Alessandro Neri come "un bravo ragazzo, una persona di buona famiglia" e nessuno riesce a spiegarsi quanto accaduto.